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Manifesto per
Cortina thinkS Green
Cortina d’Ampezzo insieme a Milano, lungo tutto l’arco alpino che abbraccia le regioni Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige, ospiteranno i Giochi Olimpici invernali 2026, 70 anni dopo le Olimpiadi del 1956 che consacrarono Cortina, tra le località sciistiche più rinomate al mondo.

Le Olimpiadi del 1956 hanno rappresentato l’inizio della fase moderna degli sport invernali, sull’onda del boom economico e dell’espansione dello sci come sport di massa, facendo conoscere al mondo la montagna dolomitica e le sue discipline sportive. Creando la necessità di uno sviluppo urbano e un nuovo assetto organizzativo in risposta alla domanda di servizi sempre più integrati, è emersa la contraddizione di una azione orientata ad un consumo incontrollato delle risorse.
I nuovi Giochi Olimpici del 2026 avvengono in un’epoca storica dalla mutata sensibilità ambientale e coscienza di un rapporto diverso con l’ambiente naturale, al punto da spingere le aziende e le istituzioni a riflettere sulla loro impronta ambientale. Lo stesso cliente / turista esprime sensibilità e adotta stili di vita e di consumo sempre più attento alla sua personale impronta ambientale. Di fronte all’emergere di una domanda responsabile, il sistema turistico locale deve rispondere in modo meno spontaneo e maggiormente coordinato.

Cortina d’Ampezzo, come molte altre località delle Alpi, non è però un luogo artificiale, costruito dall’industria turistica per gli sport di montagna.

Al contrario Cortina è un luogo unico, che prima ancora di essere una mèta turistica internazionale, era un paese abitato da una comunità antica, insediatasi nella conca ampezzana da secoli, durante i quali ha saputo elaborare propri valori, usi, costumi e tradizioni che hanno permesso di adattare ed adattarsi all’ambiente naturale, rispondendo alle nuove esigenze economiche e produttive che nei secoli sono emerse.

In questo lungo percorso gli abitanti della valle sono sempre stati coscienti di aver ricevuto il territorio in uso dai propri figli ai quali lo dovranno restituire, con l’impegno di usarlo, renderlo accessibile, farlo conoscere e proteggerlo. Un impegno che ha permesso nei secoli l’accorto e a volte intenso sfruttamento dei pascoli e dei boschi, introducendo con le Regole anche forme di proprietà collettiva del tutto estranee al diritto romano. Ed è stata proprio la popolazione locale, con le sue iniziative imprenditoriali, a permettere negli ultimi 150 anni la nascita e lo sviluppo dell’economia turistica che ha garantito il mantenimento della comunità.

La nuova economia turistica a Cortina, nata dopo la metà dell’800, è sopravvissuta alle distruzioni della Grande Guerra e successivamente si è ulteriormente evoluta accompagnando i nuovi stili di vita, i nuovi comportamenti, la maggiore ricchezza e mobilità delle persone, rendendo sempre più accessibile la montagna, i suoi valori e il suo fascino grazie ai servizi, alle infrastrutture, alle competenze della popolazione locale: i cacciatori, gli artigiani e i contadini dell’800 si sono trasformati in guide alpine, in maestri di sci, in albergatori. Nelle altre aree alpine, dove questa nuova economia non è riuscita a crescere e a sostituire l’economia agro-silvo-pastorale originaria, si è assistito all’abbandono della montagna e ad un inarrestabile spopolamento.

Gli abitanti di questa valle hanno perseguito nei secoli vere e innovative politiche di sostenibilità sociale, nel rispetto dell’ambiente naturale, prima ancora che questi concetti fossero elaborati o espressi. Hanno saputo infatti garantire uno sfruttamento equilibrato del loro territorio al fine di permettere alla comunità di continuare a vivere, evolvere e prosperare. Hanno scelto percorsi di sviluppo orientando i necessari cambiamenti nell’ambiente naturale, in armonia con le esigenze della comunità umana di cui erano parte. Cortina così è diventata una delle poche destinazioni sportive con un heritage inestimabile grazie anche alla vivace vita culturale alimentata dagli artisti, scrittori, poeti, imprenditori che qui hanno trovato ispirazione ed un luogo fertile di riflessione e confronto.

Dobbiamo oggi nuovamente approfondire la nostra riflessione e la nostra ricerca sulla sostenibilità sociale quale elemento fondante della sopravvivenza delle comunità della montagna, per permettere il loro sviluppo armonico in un ecosistema unico e in un mondo in costante mutamento. Per farlo dobbiamo riconoscere l’importanza e la specificità di una economia che si basa oggi sulla fornitura di servizi per la valorizzazione dell’ambiente naturale e culturale di una montagna accessibile per tutti.

Si parla di soluzioni innovative, e quindi in grado di trovare nuove risposte e nuovi equilibri in questo sistema economico e ambientale montano, e nello stesso tempo di qualificare ulteriormente la località in tema di innovazione ed inclusione, il cui obiettivo non è l’astratta conservazione di un ambiente naturale immutato, primigenio e intonso, nella realtà mai esistito, ma di garantire la permanenza delle comunità umane nelle valli montane con le loro storie, i loro valori e le loro tradizioni, in un territorio da loro gestito, plasmato ed adattato nel corso dei secoli.

Alla base di questo progetto, in cui Cortina pensa al proprio futuro, ci saranno eventi, occasioni di formazione/informazione e di intrattenimento dall’alto valore culturale, in modo da generare nuove riflessioni per adattare Cortina alle nuove sfide e per creare nuove occasioni di comunicazione funzionali al posizionamento di Cortina come destinazione responsabile.

Il progetto vuole costruire consapevolezza e conoscenza, ispirate dai valori che hanno guidato questa comunità nei secoli passati, che possano informare e formare gli attori della località per lo sviluppo di uno stile di vita e di un agire imprenditoriale Green.

Avranno un ruolo fondamentale i partner che vorranno condividerne i valori e le tematiche, oltre che il sodalizio creato tra oltre 60 giornalisti ai primi livelli delle testate giornalistiche italiane radio, stampa, tv e web che hanno fatto parte del Comitato Media, comitato che ha seguito sin dagli albori i Campionati del Mondo di Sci Alpino Cortina 2021. Questo gruppo di riflessione sarà coinvolto anche per stimolare un dialogo costruttivo con le istituzioni, con la cittadinanza, le associazioni del territorio e gli stakeholder, proprio attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative che, in preparazione delle Olimpiadi, tengano alta l’attenzione sui temi della sostenibilità sociale e sull’importanza che le comunità originarie possano continuare a vivere in montagna.

I temi potranno essere la mobilità, l’energia, lo sviluppo di un’economia circolare, secondo il principio della riduzione, riuso, rigenerazione e riciclaggio, per quando possibile, sempre al fine di incentivare la permanenza della popolazione nel territorio. La riflessione su ogni tematica consentirà di individuare per ciascun tema azioni e progetti concreti, che i singoli stakeholder della comunità potranno poi adottare per consentire un progressivo e reale cambiamento culturale e gestionale.

Le Olimpiadi invernali e il percorso verso di esse, sono in effetti una occasione unica di sviluppo culturale e sociale a favore del mantenimento della popolazione in montagna.

Il percorso individuato ha indubbiamente un grande valore per tutte le località delle Alpi che vogliono affrontare le sfide del futuro, perché punta alla valorizzazione delle comunità e della cultura della montagna nell’ottica di un corretto rapporto con l’ambiente naturale e dell’applicazione di buone pratiche green, per contribuire alla destagionalizzazione del turismo e alla creazione di nuovi servizi e competenze.

CORTINA THINKS GREEN,
PARTNERS E OPINION LEADERS IN CORDATA VERSO UNA NUOVA SFIDA CULTURALE E IMPRENDITORIALE.

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