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#MONTAGNA

La mia meta è il mio viaggio

AUTORE

Massimiliano Ossini

Responsabile del Programma
Linea Bianca - Rai
Membro del Comitato Media

Che la montagna avrebbe cambiato la mia vita non potevo saperlo, né di certo immaginarlo, così come non si sa dei laghi o del mare, delle vette e dei boschi, dei fossi e delle valli, fino a quando non ti parlano. Sì, è cosi che è andata. Io l’anima della natura l’ho cercata e Lei mi ha parlato.

C’è stato un momento preciso nella mia vita in cui avevo bisogno di “staccare la spina”, di lasciarmi alle spalle il rumore di fondo della città, la negatività di certi rapporti, quell’infinito chiacchiericcio della mente. Sentivo, come mai prima, il desiderio di andare in alto, avevo la necessità della vetta. Sono andato in montagna inseguendo un bisogno, per trovare risposte, o forse per essere in grado di pormi le domande giuste. Sentivo il richiamo della vetta, un desiderio incompreso, un’attrazione arcaica. Solo più tardi, con il tempo, avrei capito che, più salivo su quelle cime impervie e ferme, più scendevo dentro di me, nel fondo della mia anima.
La montagna mi insegnava quello che non sapevo, mi donava il silenzio, che è il primo passo per imparare ad ascoltarsi. Quel silenzio che veniva da lontano, che esisteva prima dell’uomo, un silenzio che conosce le cose perché le precede. La luce, i suoni, il vento, tutto era nuovo per me. La montagna mi ha guardato nel cuore insegnandomi a guardarmi nell’anima. In montagna mi sento vicino a quello che sono.

"La montagna per me è una passione, un amore incondizionato che voglio proteggere e di cui prendermi cura."

Come scrivo nel mio primo libro Kalipè. Lo spirito della montagna: “Le montagne ci richiamano al silenzio per ascoltare e per ascoltarci, ma arriva il punto in cui siamo così pieni della loro grandezza da doverla testimoniare. Ci viene voglia di lodare, di esternare con la parola la loro magia”.
Nel 2017 con grande piacere ho accettato di diventare Ambasciatore della montagna per conto della Mountain Partnership (Mountain Partnership è un partenariato ufficiale delle Nazioni Unite, un’alleanza volontaria internazionale dedicata al miglioramento della vita dei popoli di montagna e alla protezione degli ambienti montani in tutto il mondo). È stato un passo importante per me, un riconoscimento a cui tengo molto: vuoi perché le Dolomiti sono per me montagne magiche, vuoi perché qui, ormai da anni, giro le puntate della mia trasmissione televisiva “Linea Bianca”, ma soprattutto perché è fra queste cime, scorticandomi le mani sulle rocce, che ho imparato a essere un testimone.
La montagna per me è una passione, un amore incondizionato che voglio proteggere e di cui prendermi cura. Così facendo mi sono sentito immerso in un dialogo: se prima mi sono limitato ad ascoltare cercando il silenzio, ora posso rispondere con quello che ho da dare.
Lo faccio con la televisione che mi permette di parlare a milioni di persone, lo faccio con i miei libri, è così che cerco di riaccendere con le immagini e con le parole il senso di meraviglia che ognuno ha dentro. Gothe diceva: “Ciò che avete ereditato dai vostri antenati guadagnatevelo”.

La meraviglia è uno sguardo nuovo sulle cose, una predisposizione dell’anima oggi necessaria per capire che non può esistere una natura staccata, sganciata, “altra” da noi, ma che noi siamo fatti di terra e di aria, siamo fatti di stelle e di sole, per dirla con le parole di Shakespeare: “Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni”.
Troppo spesso, durante le presentazioni dei miei libri, mi trovo a confrontarmi con ragazze e ragazzi che hanno smesso di sognare, lo vedo dai lori occhi, da quella luce che non brilla, i loro sguardi sono intrisi di realtà, direi di troppa realtà. Una realtà che genera sempre più spesso una forza centrifuga, una spinta all’infuori. Una realtà fatta di miti e valori di plastica, figli di un momento in costante cambiamento, inafferrabile. Dobbiamo tutti tornare al vero, al reale figlio del tempo, a ciò che resta e che dura, dobbiamo tornare alla natura, agli alberi, nei boschi, abbiamo bisogno di natura tanto quanto abbiamo bisogno di valori e di sogni. E ne abbiamo bisogno ora. Questa è la mia sfida, la mia meta e il mio viaggio.

Questo articolo è tratto da CORTINA 2021 Regina dello Sport
Il libro dei Mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo
Morellini Editore

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